Il 5 settembre abbiamo ricordato l’infausta data della firma delle infami leggi razziali, evento che avvenne, purtroppo, proprio nel nostro Comune. Una data che, per una cinica casualità, lega Pisa alle leggi razziali che vennero firmate dal re Vittorio Emanuele a San Rossore, dove passava gran parte del periodo estivo e dove si trovava, appunto, il 5 settembre del 1938.
Per questo come Comune di Pisa, insieme alle altre istituzioni della città, diamo un grande significato a questo “Giorno della Memoria”: è come se la storia, per un fortuito caso, ci avesse assegnato il compito e la responsabilità di fare più degli altri nell’assumere l’impegno di commemorare e nella lotta contro l’antisemitismo.
Voglio ringraziare sentitamente a nome della città il Magnifico Rettore Paolo Mancarella, che finisce il suo mandato alla fine di questo mese alla guida dell’Ateneo cittadino, per l’impegno – dalla cerimonia di scuse in avanti – nel dare la giusta importanza a questa ricorrenza.