Dalle ruspe degli esordi per asfaltare i campi rom, al cantiere politico che getta le fondamenta del soggetto civico attorno al quale costruire la coalizione che sosterrà la sua candidatura alle elezioni amministrative del 2023: «Pisa al centro con Michele Conti», è il titolo dell’incontro pubblico in programma sabato prossimo annunciato ieri sera su Facebook dal sindaco leghista di Pisa. Che lancia quel centro di gravità permanente attorno al quale la coalizione di centrodestra svilupperà il programma di governo per i prossimi anni. Giocando d’anticipo (netto anticipo) rispetto agli avversari politici, ma anche nel suo campo smarcandosi dai partiti tradizionali che lo sostengono, con un messaggio implicito indirizzato all’opinione pubblica pisana: il leader sono io e gli attriti interni (soprattutto romani e soprattutto fra Lega e Fratelli d’Italia) restano fuori dalla nostra azione politica. Avviando un percorso pubblico trasparente per un progetto che avrà più di un anno di tempo per svilupparsi, raccogliendo lungo la strada proposte e adesioni. E guardando al bacino elettorale più moderato del centrosinistra pisano, più che perplesso di fronte ad una possibile alleanza – ancora parecchio in alto mare, peraltro – tra Pd e Movimento 5 Stelle, ma anche di fronte a un possibile eccessivo spostamento sul fronte della sinistra radicale. Del resto questa ritrovata ‘forza centripeta’ non è un fenomeno soltanto pisano. A Pistoia sia il centrodestra che il centrosinistra cercheranno di allargare il campo del consenso proprio guardando al centro. Anche qui il sindaco uscente Alessandro Tomasi presenterà una sua lista civica, pur mantenendo saldo il rapporto con il suo partito, Fratelli d’Italia, e gli altri che lo sostengono. Guarda caso, proprio Tomasi è uno dei colleghi sindaci di centrodestra con cui il pisano Conti ha più frequenti contatti e scambi di vedute. Sempre a Pistoia, la candidata del Pd, Federica Fratoni, ha incassato l’appoggio di Italia Viva che invece sembrava voler correre con Azione e presentare un candidato con il polo centrista. E poi c’è Lucca e c’è il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che, rieletto con lista civica di centrosinistra, dopo aver rotto con il Pd, sarebbe in odor di candidatura – per ora non confermata – alle comunali lucchesi con una coalizione senza simboli di partito. Guardando al centro, e alla sponda sempre bipartisan dei delusi.
II Conti bis strizza l’occhio al centro. Pisa, la svolta del sindaco leghista
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