II cantiere politico del sindaco Conti «Pisa al centro»: c’è bisogno di tutti

«Pisa al centro con Michele Conti»

Suona già come un nome da scheda elettorale il titolo scelto dal sindaco per l’incontro di sabato prossimo alle 10.30 alle Officine Garibaldi, in cui lancerà il soggetto civico attorno al quale intende costruire la coalizione che sosterrà la sua ricandidatura alle prossime elezioni amministrative. Un «cantiere» politico che si apre più di un anno prima del voto con l’obiettivo di essere non solo una lista di supporto ma soprattutto il centro di gravità permanente attorno al quale la coalizione di centrodestra svilupperà il programma di governo per i prossimi anni. Un’operazione con la quale lo stesso Conti prova a giocare d’anticipo non solo rispetto ai suoi avversari politici, ma anche nel suo campo smarcandosi dai partiti tradizionali che lo sostengono per cristallizzare anche agli occhi dell’opinione pubblica la sua leadership. Il messaggio implicito indirizzato all’opinione pubblica pisana appare semplice: il leader sono io e le beghe romane (leggi soprattutto la competizione tra Lega e Fratelli d’Italia) restano fuori dalla nostra azione politica. «Pisa al centro«, dunque, è molto di più di uno slogan. È l’inizio di un cammino e di un progetto, al quale Conti per la verità lavora già da molti mesi e che aveva fatto intravedere già la scorsa estate nella convention balneare del centrodestra pisano svoltasi sotto l’insegna di un generico «Conti 2023». «Abbiamo superato il periodo più critico della pandemia, sia dal punto di vista sanitario che economico – scrive Conti nel post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook per annunciare l’incontro di sabato – e si è aperta una fase nuova di opportunità con i fondi del Pnrr, ma anche di grande incertezza a causa di una crisi internazionale con la guerra nel cuore dell’Europa. Il momento storico delicato che stiamo attraversando impone anche agli amministratori locali di ripensare l’agenda delle priorità, per non farsi trovare impreparati di fronte alle nuove sfide che le comunità locali si troveranno ad affrontare nei prossimi anni. Parleremo di Pisa e di futuro, partendo dalle cose fatte in questi anni e dai progetti in cantiere, per costruire insieme una città più moderna, più attrattiva, più europea. E ci sarà bisogno del contributo di tutti». E «la rivoluzione del buonsenso» annunciata l’estate scorsa che ora prova a prendere forma. Un evento pubblico come momento fondativo di quella che sarà la «lista Conti», compiendo quell’apertura al civismo per allargare la base elettorale che parte dalle cose fatte e dal sostegno dei partiti di centrodestra, ai quali si aggiungono professionisti, rappresentanti delle associazioni, cittadini che vorranno portare il loro contributo di idee alla città. Però l’obiettivo, dicono i più stretti collaboratori di Conti, non è quello di costruire un soggetto politico «con un uomo solo al comando, semmai il contrario avviare un percorso pubblico trasparente per un progetto che avrà più di un anno di tempo per svilupparsi, raccogliendo lungo la strada proposte e adesioni». Per prendere voti nel bacino elettorale più moderato del centrosinistra pisano e che già storce il naso di fronte a una possibile alleanza tra Pd e M5S, ma anche di fronte a un possibile eccessivo appiattimento a sinistra.

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